💡Cos'è l'AI e come si usa - Guida per principianti
L'intelligenza artificiale per chi vuole iniziare ad usarla. E un ripasso per chi ha perso le coordinate 🧭
Ciao a tutti e benvenuti ai nuovi iscritti!
L’inverno avanza. Voi non avvertite già l’idea della primavera? Io sì.
Analogamente, l'Intelligenza Artificiale continua la sua fioritura, maturando costantemente negli ultimi 24 mesi come un pregiato Parmigiano che, con il tempo, sviluppa sfumature sempre più complesse.
Per questo insieme agli enti con cui collaboro continuiamo strenuamente la formazione sull’AI, in classe e nelle aziende. In fondo alla newsletter le news sui nuovi corsi.
Eh no, quella in foto non sono io in montagna, ma solo un esempio di cosa può fare l’Ai text-to-image.
🎯 La domanda che ha ispirato questa newsletter
"Mi rendo conto che dovrei sapere cos'è l'AI, ma sono rimasto indietro e non so da dove cominciare lo studio dell'AI. Dimmi da dove posso partire."
Questa sincera richiesta di un insegnante mi ha spinto a creare una mappa di orientamento per tutti coloro che desiderano iniziare questo percorso, inclusi i nuovi corsisti che incontrerò nei prossimi appuntamenti formativi di febbraio.
Il primo passo: il mindset dell’AI
Il primo passo per avvicinarsi all'AI non è tecnologico, ma concettuale. Come quando si impara una nuova lingua, occorre prima comprenderne la logica e la struttura di base.
L'AI non è uno strumento magico, ma un potente assistente che amplifica le nostre capacità professionali.
L'AI è un collaboratore, non un sostituto. Come un assistente molto preparato, può aiutarci a essere più efficienti e creativi, ma ha bisogno della nostra guida esperta e della nostra competenza professionale.
I primi passi tecnici: un account su ChatGPT
Iniziare con ChatGPT è semplice e veloce e permette una sperimentazione immediata dell’AI. Segui questa procedura:
registrati gratuitamente su chatgpt.com;
dedica i primi 30 minuti a una semplice esplorazione dello strumento e della sua interfaccia;
inizia con richieste semplici legate al tuo ambito professionale.
Fondamenti del prompt engineering
Fatto questo, inizierai a renderti conto che il modo in cui inserisci il prompt (la richiesta) fa un’enorme differenza nel risultato che ottieni. Imparare a comunicare efficacemente con l'AI è fondamentale. Le richieste devono essere:
specifiche;
contestualizzate;
strutturate.
Ti fornisco un tema e dei prompt man mano più complessi per comprendere che a seconda di come poniamo il prompt otterremo risposte più o meno valide.
Parti da questo tema di esempio: la postura base e le regole fondamentali per sciare.
Sperimenta diverse formulazioni.
Formulazione 1 - “Sono un istruttore di sci e voglio spiegare le basi dello sport a bambini di 4 anni che non hanno mai messo gli sci ai piedi”.
Variazione 1 - “Spiega a un bambino di 4 anni come si scia usando un’analogia.”
Variazione 2 - “Sono un maestro di sci esperto di alpinismo e sci ad alta quota. Aiutami a spiegare le regole fondamentali della montagna ai bambini di 4 anni che non hanno ancora sviluppato il senso del pericolo per permettere loro di divertirsi con gli sci.”
Osserva come cambia la risposta al variare del contesto.
🎯 Trovare il proprio punto di partenza con l'AI
Da dove iniziare: le sfide quotidiane
Il modo più efficace per avvicinarsi all'AI è partire dalle sfide che già affrontiamo ogni giorno, sia nel lavoro che nella vita personale. Non si tratta di rivoluzionare tutto, ma di identificare dove l'AI può fare davvero la differenza.
💡 Le due domande chiave
Per individuare il vostro punto di partenza ideale, ponetevi queste domande:
In quale area della mia vita professionale o personale sento maggiormente il bisogno di supporto?
Quale attività, se automatizzata o migliorata, potrebbe avere il maggiore impatto positivo?
Nei miei corsi, queste domande generano sempre risposte sorprendenti. Ricordo con un sorriso una giovane commercialista che sognava un robot per gestire i pesanti faldoni d'archivio - non esattamente ciò che l'AI può fare, ma indicativo di un bisogno reale di ottimizzare la gestione documentale!
Il principio del "massimo impatto"
L'esperienza mi ha insegnato che l'apprendimento più efficace avviene quando identifichiamo quell'area specifica dove l'AI può davvero trasformare la qualità del nostro lavoro. Non si tratta di applicare l'AI ovunque, ma di trovarle il ruolo giusto nelle nostre attività quotidiane.
La chiave è iniziare da ciò che già conosciamo bene e che desideriamo migliorare. È qui che l'AI può diventare il vostro più potente alleato.
🔄 Integrazione nei flussi di lavoro
Per trasformare l'AI in uno strumento naturale del nostro arsenale professionale, è fondamentale renderla parte integrante della nostra routine quotidiana. Proprio come manteniamo aperti gli strumenti essenziali durante la giornata lavorativa - che sia la casella email o il calendario - è strategico tenere sempre a portata di mano l'interfaccia AI, sia attraverso una scheda dedicata nel browser che mediante l'app mobile.
Questa disponibilità costante ci permette di sviluppare un "riflesso AI": la capacità di identificare istantaneamente le opportunità in cui l'intelligenza artificiale può amplificare la nostra efficacia professionale. Nel tempo, emergeranno naturalmente 2-3 ambiti chiave dove l'AI diventa un alleato indispensabile.
Dall'esperienza sul campo, ho identificato tre aree dove l'impatto è immediato e significativo:
la generazione di idee attraverso sessioni di brainstorming strutturato, particolarmente efficace nella progettazione di contenuti didattici e formativi;
la comunicazione professionale, dalla redazione di email strategiche alle traduzioni tecniche, fino alla creazione di sintesi efficaci;
l'ottimizzazione multicanale dei contenuti, assicurando coerenza e rilevanza attraverso diverse piattaforme e formati.
Mi riferisco principalmente alla tecnologia text-to-text, ossia interagire col chatbot inserendo del testo e ottenendo del testo.
Per aiutarvi a visualizzare uno spettro di possibilità, ho sintetizzato in una mappa visiva i principali casi d'uso emersi dalla mia esperienza diretta e da quella dei professionisti che ho formato. Questa mappa rappresenta un punto di partenza dinamico, destinato ad evolversi con l'emergere di nuove applicazioni e possibilità.
📚 Come ho imparato io ad usare l’AI
Ho iniziato osservando gli altri, anche in ambiti completamente diversi dal mio. Ho dedicato tempo a sperimentare.
Un esercizio che puoi fare subito è questo: prendi un'attività che fai regolarmente (scrivere una mail, preparare una presentazione) e chiediti "Come potrebbe l'AI aiutarmi qui?". Poi prova, sperimenta cosa fa ChatGPT o Claude o Gemini.
E se stai pensando "beh, tu hai tempo per sperimentare..." - fermati. Ho le tue stesse 24 ore. La differenza? Ho imparato a ritagliarmi questi momenti di sperimentazione nelle pieghe della giornata. Durante il caffè del mattino, nei 10 minuti tra lezione e un’altra o mentre cuoce la pasta!
La verità è che l'AI è come un nuovo collega di lavoro: più ci interagisci, più impari a comunicare efficacemente, più diventa un alleato prezioso. Non serve essere geni o avere giornate di 48 ore - serve solo iniziare, un piccolo esperimento alla volta.
Riguardo altri strumenti per l’uso dell’Ai in questa newsletter ho aggiornato sulla mia cassetta degli attrezzi:
🚀 OpenAI, Perplexity e la mia cassetta degli attrezzi AI per iniziare il 2025
Gli strumenti di Intelligenza artificiale che uso quotidianamente nel mio lavoro 🧑💻
Perchè studiare l’AI?
Per una scelta strategica, non per una moda.
Siamo nel mezzo di una rivoluzione tecnologica senza precedenti. Non si tratta di seguire una tendenza passeggera, ma di comprendere e cavalcare un cambiamento epocale che sta ridefinendo il modo in cui lavoriamo, insegniamo e comunichiamo.
Il 21 gennaio 2025, il presidente Donald Trump ha annunciato alla Casa Bianca un importante progetto di investimento nell'infrastruttura dell'intelligenza artificiale negli Stati Uniti chiamato "Stargate".
Trump è stato affiancato da Sam Altman (CEO di OpenAI), Masayoshi Son (CEO di SoftBank) e Larry Ellison (CTO di Oracle).
Il progetto Stargate prevede un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, con l'obiettivo di raggiungere 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
L'iniziativa mira a costruire nuovi data center e potenziare l'infrastruttura AI negli Stati Uniti. Le altre aziende coinvolte sono Microsoft, NVIDIA e Arm.
SoftBank avrà la responsabilità finanziaria, mentre OpenAI gestirà le operazioni. Masayoshi Son sarà il presidente di Stargate.
Questo annuncio rappresenta un significativo passo avanti nell'investimento privato per l'infrastruttura AI negli Stati Uniti, con potenziali implicazioni per la competitività tecnologica del paese a livello globale.
Sapete cosa ho pensato quando ho letto questa notizia? Se non ci sbrighiamo a tenerci al passo, in Europa vivremo un gap clamoroso.
Non so se c’è ancora qualcuno che ha voglia di dire:
“Non vedo a cosa può servirmi l’Ai nel lavoro che faccio.”
…
La domanda non è più "perché studiare l'AI?", ma
"possiamo permetterci di non farlo?"
In un mondo dove la tecnologia evolve esponenzialmente, rimanere aggiornati non è un'opzione: è una necessità per rimanere competitivi e rilevanti nel proprio campo.
📅 Corsi in partenza | Febbraio- marzo 2024
AI Base
📍 Rimini
📆 Data di inizio: 26/02
📚 20 ore di formazione
🎯 Requisiti: residenza in Emilia-Romagna
💰 Gratuito
AI per imprese
📍 Ravenna
📆 Data di inizio: 27/02
📚 20 ore di formazione
🎯 Requisiti: imprenditori o dipendenti in ruoli chiave, residenza in Emilia-Romagna
💰 Gratuito
💎 6 ore di coaching personalizzato con me al termine del percorso
Marketing plan
📍 Online
📆 Data di inizio: 18/02
📚 20 ore di formazione
🎯 Requisiti: residenza in Emilia-Romagna
💰 Gratuito
Buona settimana,
Mariangela
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👉Per scoprire di più sulla mia attività, ti invito a visitare il mio sito web: Mariangelalecci.it
👉Puoi trovare ulteriori contenuti interessanti sui temi di questa newsletter anche nel mio blog: https://mariangelalecci.it/blog
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Questa guida ci voleva proprio! Grazie!