Perché devi saperne di competenze digitali anche se sei un meccanico di quartiere
E anche se sei idraulico, cameriere o addetto alla raccolta dell'umido.
Ciao e grazie di essere qui.
Negli ultimi quindici giorni ho avuto modo di riflettere più volte sul fatto che molte persone sottostimano ancora l'importanza delle competenze digitali.
Questo atteggiamento di svalutazione è diffuso anche tra coloro che occupano posizioni di leadership aziendale e sono incaricati della formazione dei dipendenti sul campo.
Questo grava in particolare sui dipendenti più deboli, coloro cioè che nel giro di pochi anni, senza un’adeguata formazione in tal senso diventeranno non competitivi sul mercato del lavoro.
Faccio degli esempi per spiegare.
Il meccanico sbrigaticcio
Iniziamo con l'esperienza presso il mio meccanico di quartiere. Nonostante nutra un'affezione personale nei suoi confronti, ho notato un aspetto che mi ha destato perplessità. Quando ho portato la mia auto per un piccolo problema, il meccanico mi ha chiesto di lasciargliela, assicurandomi che il giorno successivo mi avrebbe contattato per:
fornirmi un preventivo;
ottenere il mio consenso prima di procedere con eventuali lavori.
Purtroppo, questa promessa non è stata mantenuta.
Dopo una settimana senza aggiornamenti, sono tornata di mia sponte per ottenere delle informazioni sull'intervento e ho notato che la mia macchina era parcheggiata nel parco “auto pronte”. Una volta entrata, il meccanico ha preso un foglio scritto a mano in cui elencava gli interventi effettuati e i pezzi sostituiti. Successivamente, mi ha comunicato l'importo da pagare. Ho effettuato il pagamento, salutato e poi ho ritirato la mia auto.
Avevo scelta?
Mi sono chiesta cosa accadrebbe se adottassi una simile modalità di comunicazione con i miei clienti…
L’idraulico: chi l’ha visto?
Passiamo alla ricerca di un idraulico per un piccolo intervento in casa.
Inizialmente, il mio compagno ha effettuato diverse chiamate per trovare un professionista disponibile. È partito da quello che conosceva già. La risposta che abbiamo ricevuto è stata: tutti gli idraulici sono occupati, appena possibile qualcuno verrà, telefonando preventivamente.
Dopo aver richiamato tre volte, abbiamo optato per cambiare idraulico.
Anche in questa nuova occasione, il professionista ci ha assicurato che ci avrebbe avvisato prima di effettuare l'intervento.
Anche in questo caso non è venuto nessuno.
Attualmente, stiamo considerando l'opportunità di cercare un terzo professionista per il nostro bisogno di assistenza.
Ma se solo ognuna di queste aziende capisse la portata di una recensione negativa…
Peraltro qui di customer care non c’è traccia.
L’agenda, questa sconosciuta…
L’importanza di curare un profilo Linkedin
Quando sono in aula con i giovani apprendisti, magari futuri idraulici, e suggerisco loro di creare e gestire un profilo LinkedIn, devo ammettere che non lo faccio unicamente per il bene delle loro carriere. Confesso che c'è un certo atteggiamento pro domo mea dietro questa raccomandazione, ed ecco perché.
Immagina quanto sarebbe più agevole se potessimo semplicemente aprire LinkedIn e trovare i professionisti di cui abbiamo bisogno, con profili completi di referenze e competenze verificate.
Le vecchie pagine gialle in chiave moderna.
Non solo: se ciascuno in azienda avesse competenza in gestione del cliente 2.0, sarebbe un progresso enorme a livello di produttività e di immagine aziendale. Qui parliamo di alfabetizzazione digitale: anche se scandalizzerò qualcuno, ci sono aziende che annoverano il fax tra i propri strumenti di comunicazione…
Competenze digitali: odi et amo
Ci sono sfide significative che devo affrontare quando insegno le competenze digitali in alcune circostanze.
A volte mi trovo a chiedermi quanto importi a un operaio sapere come inviare una e-mail quando il suo ambiente di lavoro è prevalentemente una fabbrica. O a cosa possa servire a un operatore di macchine a controllo numerico imparare come formattare un documento di lavoro quando trascorre la maggior parte del tempo in produzione e non in un ufficio.
Questa distinzione assurda tra "colletti bianchi" e lavoratori manuali mi fa però sentire catapultata indietro nel 1950. E confesso che questa situazione mi genera un senso di sconforto profondo.
La mia prospettiva si basa su dati empirici osservati direttamente sul campo. Emerge chiaramente la necessità che la forza lavoro si trasformi in una manodopera in grado di operare su macchine digitalizzate; basti pensare agli esempi di camerieri robot che sono già una realtà.
Al contempo, si osserva una rara presenza di professionisti specializzati nella gestione della sala e delle forniture capaci di attuare il problem solving attraverso degli strumenti gestionali digitali: per citare un esempio, in alcuni casi, ci si trova ancora a effettuare l'inventario delle scorte manualmente.
Strumenti così friendly come Trello o il semplice Google Fogli darebbero un aiuto enorme a livello gestionale.
Nel settore meccanico, è evidente che i meccanici stanno evolvendo verso figure sempre più meccatroniche. Non possiamo ignorare questa realtà, perché sta già avvenendo. Diventare competenti nelle nozioni informatiche di base e nell'organizzazione dell'informazione digitale sono competenze che devono essere acquisite fin da subito.
Inoltre, la comunicazione con il cliente, che oggi passa anche attraverso i canali on line, è diventata un elemento insostituibile. A meno che non vogliamo ritornare a pratiche superate e pagarne le conseguenze sugli introiti, è essenziale adattarsi a questa nuova realtà.
Mercedes-Benz dà la possibilità di prenotare una visita di assistenza in officina tramite sito web ad esempio. Con buona pace del mio meccanico di quartiere che per quanto bravo nel tempo un po’ di clienti li perderà…
Persino la manodopera meno specializzata si trova oggi ad operare con macchinari computerizzati che richiedono competenze specifiche, come la conoscenza dei concetti di cloud computing e la gestione sicura dei dati digitali.
L’impatto dell’Intelligenza artificiale
Pertanto, non possiamo più considerare il lavoratore della catena di montaggio come una categoria inferiore senza speranze, ma piuttosto come un elemento essenziale per far funzionare un'azienda. Perché, se non si fosse capito bene, le catene di montaggio saranno sempre più appannaggio di robot: noi esseri umani ci potremo occupare di altro.
E se qualcuno sostiene che questa è una sfortuna, una perdita di posti di lavoro e altri bla bla similari, lo invito a considerare che i principali incidenti sul lavoro avvengono proprio in catena di montaggio, alle prese con macchinari nei capannoni, nei lavori pericolosi.
Le competenze relazionali digitali
Continua ad essere una sfida far comprendere che il lavoro non si limita a ciò che effettivamente facciamo, ma abbraccia l'intero contesto circostante, comprese le persone con cui collaboriamo e le relazioni che costruiamo.
Un esempio paradigmatico di ciò è quanto spesso scegliamo un luogo per pranzare non solo per la qualità del cibo, ma soprattutto per l'atmosfera e il servizio che viene offerto.
Sapere come relazionarsi con il cliente in base alle sue esigenze attuali rappresenta un elemento cruciale. La competenza di un professionista non si basa solamente sulle conoscenze tecniche, ma, soprattutto nel momento del contatto, richiede competenze trasversali.
Ad esempio, se si fa attendere il cliente in modo prolungato senza comunicare in modo chiaro i passaggi e i vantaggi che si stanno pianificando per lui, verrà quasi certamente messa in dubbio la professionalità.
Inoltre, se non siamo in grado di redigere un preventivo o di inviare una e-mail, stiamo agendo in modo limitato sul mercato.
Trattare il cliente come una figura insignificante solleva interrogativi sulla nostra capacità di soddisfare le sue esigenze e di offrirgli un vantaggio concreto.
Scendere dalla torre d’avorio, care aziende, e parlare con il proprio mercato: questo è l’imperativo categorico per chi voglia prosperare.
Cito per finire un esempio virtuoso.
I tecnici che ci hanno installato i climatizzatori li ho trovati attraverso delle referenze web. Avevano utilizzato l’influencer marketing e avevano tutte le carte in regola a livello di comunicazione corporate online. Questo è stato sufficiente a persuadermi sulla scelta.
Cosa è accaduto?
Hanno agito su appuntamento e fatto un sopralluogo.
Hanno inviato via e-mail tre preventivi con differenti opzioni di prezzo.
Hanno chiesto una risposta via e-mail.
Abbiamo concordato una data e un’ora certa per l’installazione.
Hanno fornito un contratto con le coordinate del bonifico per il pagamento.
Sono entrati in casa con discrezione.
Non hanno sporcato nulla, anzi si sono scusati per l’intrusione e hanno ringraziato per la disponibilità.
Ci hanno lasciato dei consigli per la manutenzione futura.
Da parte nostra noi abbiamo saldato le nostre competenze nel giro di ore.
Se sono un improvvisato, se non continuo a formarmi, se non guardo cosa accade intorno a me, prima o poi il mercato purtroppo mi presenterà il conto.
La mancanza di opportunità lavorative non può essere attribuita all’avvento dell'intelligenza artificiale (il capro espiatorio del momento), ma piuttosto all'assenza di competenze digitali e alla mancanza di perizia nel settore.
Finora i dati stanno dimostrando che è meglio saperne di competenze digitali, anche se guido il camion di raccolta dell’umido: domani quel camion lo riuscirò a condurre da remoto senza più spaccarmi la schiena, in un gesto ripetitivo e alienante.
Domani è fra poche ore.
Stai bene e buona settimana,
Mariangela Lecci
👩 Chi sono e cosa posso fare per te
Mi chiamo Mariangela Lecci e faccio il consulente di comunicazione e marketing, sono docente e coach. Il mio quartier generale è a Cattolica, in Emilia-Romagna, vicino al mare.
Il mio impegno è dedicato a sostenere le piccole aziende e i liberi professionisti nei loro percorsi di crescita, sia a livello professionale che personale.
Questa newsletter è un mio strumento operativo con cui resto in comunicazione con la mia community offrendo ispirazioni, senza disdegnare aggiornamenti e operatività.
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