Superare i confini dell'aula: l'importanza delle competenze digitali
Abbracciare l'apprendimento digitale per preparare gli studenti alla competitività e scongiurare l'obsolescenza professionale
Contenuti
Il maggio 2023 della Romagna
Il grande aiuto della comunicazione digitale
L’antifragilità degli under 25
Abbiamo bisogno di competenze digitali
Come sarà il mio lavoro tra 5 anni?
News e strumenti
Il maggio 2023 della Romagna
La scorsa settimana non hai ricevuto la mia newsletter: avevo bisogno di fare silenzio. Per quanto mi sia pesato non scriverti, nella testa si sono affollate considerazioni e dilemmi che richiedevano un tempo di riflessione, non d’azione.
Il mese di maggio 2023 è stato un periodo estremamente complesso per la regione della Emilia-Romagna. Sebbene qui a Cattolica abbiamo sperimentato solo alcune ore di preoccupazione rispetto alla devastante tragedia che ancora colpisce alcune località nel ravennate e nel forlivese, l'impatto è stato comunque significativo.
Devo ammettere che la pioggia incessante che ho sentito cadere quella mattina di martedì 16 maggio mi ha provocato un senso di inquietudine.
Solo oggi mentre scrivo realizzo che questo evento mi ha profondamente scossa. Riuscire a mantenere gli impegni presi in questo contesto è stato estremamente difficile, anche perché in quei giorni ho lavorato a stretto contatto con i ragazzi delle zone alluvionate: quelle fronti corrugate e quelle occhiaie infossate sui loro volti, quegli occhi di vetro resteranno per sempre nella mia memoria.
Ad oggi la situazione non è risolta. Il clima non è risolto. La situazione non è buona.
Le forti emozioni suscitate da queste esperienze mi hanno spinto a una riflessione approfondita sul contributo che offro alla società attraverso il mio lavoro e su come questo possa effettivamente migliorare il mondo che mi circonda. Mi sono interrogata sul modo in cui le mie azioni e il mio ruolo professionale stiano contribuendo al cambiamento positivo e al benessere delle persone con cui lavoro.
Ho considerato l'impatto delle mie attività sul contesto sociale e ambientale.
Ognuno di noi ha il potenziale per apportare un cambiamento positivo nella società; riflettere sul proprio ruolo e sulla propria capacità di influenzare il proprio contesto di riferimento può essere il punto di partenza per rendere il proprio contributo ancora più significativo.
Tanto per cominciare, tornando in classe in quei giorni ho iniziato a marcare più efficacemente l’accento sulle competenze digitali degli under 30. Anche perché le vicende delle ultime due settimane hanno chiarito in modo inequivocabile l’importanza della comunicazione digitale.
Il grande aiuto della comunicazione digitale
Gli aiuti repentini nelle zone alluvionate, l’informazione delle allerte, la situazione di luoghi e strade pericolose o da evitare hanno fatto rapidamente il giro su migliaia di dispositivi grazie alla comunicazione digitale.
Le pagine Facebook di MeteoMarreno, Emilia Romagna Meteo, Meteo-PedemontanaForlivese, il canale telegram di MeteoRoby e, per la mia zona, Protezione civile Riviera del Conca, i profili social del presidente della regione Emilia-Romagna Bonaccini e dei sindaci dei vari paesi e citta, come ad esempio il profilo del Sindaco di Forlì, i tantissimi video su Tiktok e Instagram: tutta questa cordata di informazione ha permesso agli aiuti di muoversi in fretta e in modo organizzato nella enorme distesa d’acqua che perfino dal satellite faceva impressione. Figurarsi da vicino…
Un esempio tangibile di come le competenze digitali possono cambiare le cose e contribuire attivamente è Volontari SOS. Questo sito è nato dopo poche ore (ho scritto ore e non è un refuso) dalla prima violenta pioggia su Cesena e ha permesso a tante persone di poter contribuire in modo organizzato alla macchina dei soccorsi.
La comunicazione digitale ha permesso ai soccorritori di muoversi all’unisono, alle persone di essere informate tempestivamente; molto dobbiamo a questa infrastruttura digitale che instancabilmente, notte e giorno, ha lavorato per l’informazione, spesso gratuitamente, scongiurando situazioni di pericolo grave.
Stimo questi strumenti e oggi ho la precisa cognizione che è chi li usa che fa la differenza: la preparazione digitale di queste persone ha avvantaggiato un’estesa comunità. Grazie da parte mia!
L’antifragilità degli under 25
E veniamo ai ragazzi di questo angosciante evento.
Negli ultimi mesi ho passato molte ore in aula con ragazzi dai 16 ai 25 anni. Questa frequentazione, che ormai dura da gennaio 2017, mi ha dato sempre più la certezza che sia davvero sbagliato non fidarsi di loro.
Non sono né sprovveduti, né insensibili, ma persone intelligenti e competenti, proprio nel modo in cui lo eravamo noi alla loro età. Mi hanno fatto ricordare che quando eravamo discriminati per la nostra inesperienza, siamo stati comunque in grado di fornire argomentazioni solide e di mostrare pensiero critico e giudizio riflessivo.
Una generazione migliore di come viene spesso descritta. Ha detto benissimo Stefano Bonaccini.
I ragazzi sanno essere forti e resilienti. Sono in grado di affrontare sfide e di apportare cambiamenti significativi, se solo vengono dati loro gli strumenti e le opportunità per farlo.
Qui sotto una foto emblematica dei giovani volontari a Lugo che al termine di una pesante giornata si sono ritrovati insieme per condividere emozioni e una birretta. Il fango non era finito, ma il loro stare insieme era foriero di giornate migliori.
Come educatori, dobbiamo fornire loro gli strumenti necessari per comprendere e affrontare le questioni professionali e ambientali, incoraggiando lo sviluppo delle loro capacità critiche e creative.
Dobbiamo offrire loro spazi di discussione, incoraggiare la partecipazione attiva e favorire la formazione di una mentalità aperta, pronta ad affrontare le complessità del clima e a cercare soluzioni innovative.
Questi giovani hanno dimostrato che sono pronti a fare la differenza. È nostro dovere fornire loro il sostegno e le risorse necessarie per tradurre la loro energia e le loro idee in azioni concrete che possano portare a un futuro sostenibile per tutti.
Abbiamo bisogno di competenze digitali
Siamo analfabeti digitali, non abbiamo così idea della sicurezza informatica, non sappiamo tenere al sicuro un account di posta, l’intelligenza artificiale ci incute timore e ci fa girare la testa dall’altra parte.
Siamo poco formati in tema di organizzazione del lavoro online. Scrolliamo i social per ore o facciamo giochini con smartphone costosissimi di cui ignoriamo il 70% delle funzionalità.
Avevo già introdotto il tema intelligenza artificiale in tutti i miei corsi, pur avendone invece ancora parlato troppo poco nei miei canali. Ma all’indomani del 16 maggio 2023 mi si è reso evidente che una parte significativa della formazione richiedesse un aggiornamento sostanziale per abbracciare ancora di più le competenze digitali, considerando l'evoluzione tecnologica che sta influenzando ogni settore.
Questo aspetto mi ha ribadito l'importanza di continuare ad insegnare, mossa dal desiderio di garantire che nessuno venga lasciato indietro nella società sempre più digitalizzata. Le skill digitali non devono essere considerate come prerogativa esclusiva di coloro che si occupano di discipline tecnologiche, ma devono essere accessibili a tutti, indipendentemente dalla loro formazione di base o dal settore in cui operano. Le competenze digitali rappresentano uno strumento fondamentale per migliorare l'efficienza, la produttività e la competitività in ogni campo.
È cruciale che le persone che lavorano in settori tradizionali, come il turismo o l'artigianato, comprendano che l'acquisizione di competenze digitali può migliorare notevolmente le loro pratiche e consentire loro di adattarsi alle nuove sfide e opportunità offerte dal progresso tecnologico. Ciò richiede un impegno per l'apprendimento continuo e l'aggiornamento delle competenze al passo con l'evoluzione della tecnologia.
Insegnare e promuovere l'importanza delle competenze digitali contribuisce a colmare il divario tra le conoscenze tradizionali e l'innovazione digitale, consentendo a individui e comunità di prosperare nell'era digitale. È un modo per garantire che tutti possano beneficiare delle opportunità offerte dalla tecnologia e mantenere la propria rilevanza nel mondo del lavoro in continua evoluzione.
Come sarà il mio lavoro tra 5 anni?
Esisterà ancora soprattutto? O spero come docente di proseguire in questa modalità fino alla pensione? Andrò in pensione a 74 anni mi fa sapere l’Inps: di cose perciò in questi 30 anni rimanenti ne succederanno!
L'evoluzione delle tecnologie e delle modalità di apprendimento può influire sulla formazione tradizionale nel prossimo futuro. È possibile che tra cinque anni le aule non abbiano più muri e che i corsi vengano erogati principalmente in modalità differita anziché in streaming. Questo scenario richiederà una trasformazione del ruolo del docente, che potrebbe assumere una figura di mentore, accompagnando gli studenti in percorsi di apprendimento più ampi rispetto al contesto attuale. E questo accompagnamento avverrà magari da remoto e non su un territorio ristretto.
Sto curando la formazione turistica di 50 ragazzi del territorio di Perugia e Terni, in gemellaggio con la camera di commercio di Modena: se ieri era impensabile, oggi è una realtà che mi permette di vivere dove mi piace di più e lavorare anche con territori non proprio vicini. Ma questo richiede competenze digitali: non basta saper gestire la didattica, bisogna saper gestire gli strumenti per lavorare online e creare partecipazione e condivisione.
Inoltre, per adattarsi alle sfide del mondo digitale, sarà necessario acquisire competenze complementari. Questo potrebbe includere la capacità di creare script per prodotti formativi o di effettuare il montaggio video per realizzare autonomamente materiale didattico. Queste competenze permetteranno di creare prodotti formativi personalizzati, rispondendo alle esigenze specifiche dei partecipanti al corso e fornendo una formazione coinvolgente ed efficace.
Ho già constatato cambiamenti significativi nelle aziende in cui lavoro quando le competenze digitali vengono implementate. Il sapere è ampiamente disponibile online, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Il mio impegno è nell'adattare le mie metodologie di insegnamento alle esigenze attuali e future per fornire un'educazione di qualità che prepari gli studenti per il mondo che NON li attende: bisogna che tutti ci diamo una mossa!
News e strumenti
App ChatGPT - ChatGPt ha lanciato l’app per dispositivi Apple, ma, al momento in cui scrivo, solo negli Stati Uniti. Appena è disponibile anche per noi qui in Italia, farò sapere subito.
Per chi ama fare tutto da smartphone, ricordo che è possibile usare il chatbot attraverso una normale navigazione via browser. Nella tastiera dello smartphone abbiamo il microfono, per cui si può dettare la domanda, senza bisogno di scrivere.
Corsi AI - Da settembre in poi attiverò dei corsi per chi vuole sfruttare l’intelligenza artificiale per la comunicazione aziendale, i social e il marketing. Saranno erogati in sinergia con enti di formazione, disponibili alle aziende e one-to-one per chi volesse una formazione completamente personalizzata.
Se sei arrivato fin qui, dimostri di essere un lettore attento e con un reale interesse per gli argomenti che affronto. Spero che il mio amore per la scrittura ti faccia sentire coinvolto.
Vorrei precisare che questo strumento è gratuito ed è concepito per tenerti aggiornato sulle tematiche centrali del mio lavoro.
Ti invito a riflettere se questa modalità di comunicazione possa essere adattata a te ovvero alla tua azienda, soprattutto considerando che:
gli strumenti del marketing stanno evolvendo a favore del web semantico;
l’email rimane uno strumento egregio per fare marketing;
l'approccio veloce e superficiale non è più efficace.
Fai quello che ti piace.
A lunedì!
Mariangela Lecci
👩 Chi sono e cosa posso fare per te
Mi chiamo Mariangela Lecci e faccio il consulente di comunicazione e marketing, sono docente e coach. Il mio quartier generale è a Cattolica, in Emilia-Romagna, vicino al mare.
Il mio impegno è dedicato a sostenere le piccole aziende e i liberi professionisti nei loro percorsi di crescita, sia a livello professionale che personale.
Questa newsletter è un mio strumento operativo con cui resto in comunicazione con la mia community offrendo ispirazioni, senza disdegnare aggiornamenti e operatività.
La scrivo ogni lunedì. Se vuoi che un particolare tema venga trattato, fammelo sapere scrivendomi a info@mariangelalecci.it
👉Per scoprire di più sulla mia attività, ti invito a visitare il mio sito web: Mariangelalecci.it
👉Puoi trovare ulteriori contenuti interessanti sui temi di questa newsletter anche nel mio blog: https://mariangelalecci.it/blog
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