Sovrascrivere il passato: come liberarsi dalle convinzioni limitanti
Le barriere mentali sono una trappola silenziosa che limita il nostro potenziale d'azione e questo mindset nel lavoro è dannoso. Vediamo le soluzioni.
In un’aula che sto conducendo è partita un giorno una frase che suonava pressappoco così:
“Mi merito di stare in queste condizioni perché non sono mai stata all’altezza.”
Quest’affermazione ha fatto un boato.
Ancora adesso, mentre scrivo, sento quel silenzio roboante.
Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha pensato la stessa cosa.
Ero indecisa tra mille cose: dare una pausa, sdrammatizzare con una battuta, dare origine a un pianto collettivo, fare finta di non aver sentito, tacere.
Ho scelto il silenzio.
Ho voluto lasciare che le parole creassero per ciascun partecipante il loro scenario.
La persona che aveva pronunciato quella frase, invece, si sentiva illuminata, quasi liberata.
Perché non ci si sente all’altezza?
Il non sentirsi all’altezza è una convinzione limitante che può derivare da diversi fattori. Parlo di almeno due di essi.
Stare con persone che continuamente ti denigrano, ti sfiduciano, ad esempio. O semplicemente non ti riconoscono meriti. Si chiama circolo di influenza mediocre: uno stillicidio. Giorno dopo giorno, perdo la stima in me stessa e credo di non saper fare granché. Finirò con l’accontentarmi.
Oppure l’aver creduto a quegli educatori che non hanno avuto fiducia in noi. Nella nostra testa si è formata la convinzione che ciò che dicevano era vero e abbiamo continuato ad agire in modo limitato.
Questo non lo dico io, ma gli esperimenti scientifici: la fiducia che gli educatori ripongono nelle persone che formano determina la bravura stessa degli educandi. Chi insegna è ottimista, ha fiducia nel progredire delle coscienze.
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Le convinzioni limitanti
Le convinzioni limitanti sono credenze profonde che possono ostacolare il progresso e la crescita della persona.
Qualche esempio di convinzione limitante in ambito lavorativo.
"Sono troppo anziano per essere assunto." - Questa convinzione può limitare le opportunità per i candidati più avanti con l’età, ma in realtà l'esperienza e la maturità sono vantaggi preziosi.
"Non ho abbastanza esperienza." - Questa convinzione potrebbe far sentire i neolaureati o coloro che stanno cambiando carriera come se fossero in svantaggio. Tuttavia, il focus dovrebbe essere su come le loro competenze e la loro passione possano contribuire a creare vantaggio per l’azienda che sta per assumere. Impariamo a raccontare le nostre skill!
"Non sono raccomandato." [Qui dovevo scrivere fuori dai denti.] - La convinzione che le connessioni siano essenziali per trovare lavoro può scoraggiare chi si sente isolato o inesperto nel networking. Ma è possibile costruire relazioni professionali nel tempo. E soprattutto bisogna che ci ricordiamo che se nessuno sa cosa sappiamo fare, nessuno suonerà al nostro campanello.
Uscite, ragazzi! E spammate curriculum scritti bene!Ricordate di farvi referenziare: che è ben diverso dalla raccomandazione… Del vostro valore la società ha bisogno!
"Non ho le qualifiche necessarie." - Anche questa frase la sento spesso in aula dagli under 25. Questa convinzione ti può far sentire come se dovessi sempre ottenere ulteriori certificazioni o gradi prima di poter concorrere per una posizione lavorativa. In realtà la volontà di imparare è altamente apprezzata. Buttarsi nelle situazioni, non buttarsi via.
"La mia storia lavorativa è troppo instabile." - Le persone con periodi di disoccupazione o cambi frequenti di lavoro possono sentirsi inadatte, ma qui abbiamo maturato una skill che possiamo mettere in mostra: la capacità di adattamento e apprendimento rapido.
Io ho fatto tanti tipi di lavori diversi: oggi se riesco a entrare in empatia con i miei corsisti, è proprio grazie a questo."Il mercato del lavoro è troppo competitivo." - Questa convinzione può scoraggiare chi pensa che non ci siano abbastanza opportunità. Tuttavia, con una strategia di ricerca di lavoro efficace, è possibile distinguersi dalla concorrenza.
"Non posso cambiare carriera a questo punto." - Chiunque abbia il desiderio di cambiare carriera può sentirsi bloccato da questa convinzione. E ho incontrato diverse persone con questa credenza limitante. In realtà, molte competenze sono trasferibili tra settori. E chi non risica, non rosica.
Ti trovi in qualcuna di queste convinzioni limitanti?
Sviluppare convinzioni potenzianti
Ieri sera rivedevo un episodio di “Newsroom” su Now e mi ha colpito questa frase:
Per risolvere il problema, bisogna riconoscere che c’è.
Questa serie, che avevo già visto e che deciso di rivedere per gli incredibili dialoghi e la narrazione serrata, mi ha ispirato parecchio e ha determinato il tema della scrittura di oggi.
La trappola silenziosa delle convinzioni limitanti è proprio questa: non sapere di avere una convinzione limitante. Un guaio! Il protagonista all’esordio della narrazione vive proprio una situazione del genere.
Normalmente le liste come quella contenuta qui servono proprio a identificare fenomeni sconosciuti al nostro interno.
Vi racconto un episodio reale che ci aiuta a comprendere l’impatto negativo delle convinzioni limitanti nella nostra vita e nella professione.
Un’esperienza di trasformazione
Mi sono recentemente trovata a sostenere una donna che aveva una convinzione limitante particolarmente radicata: pur amando moltissimo viaggiare, credeva fermamente di poterlo fare solo in compagnia del marito.
Tuttavia, i viaggi in coppia non si rivelavano soddisfacenti poiché le impedivano di vivere pienamente le esperienze in modo autonomo.
Questo modo di fare aveva una convinzione profonda: riteneva che fosse poco decoroso lasciare il marito a casa da solo. Il marito per parte sua non aveva mai posto alcun obbligo, né vincolo in tal senso.
Questo approccio aveva un impatto significativo sulla sua vita professionale, in quanto rinunciava a viaggiare nei fine settimana a causa delle responsabilità familiari che sentiva come inderogabili.
Di conseguenza, non aveva modo di rigenerare le sue energie.
In un particolare momento di condivisione, ho notato quanto fosse stanca.
È stato momento cruciale in cui questa donna ha iniziato a mettere in discussione alcune delle sue convinzioni limitanti.
Una di queste convinzioni chiave era l'idea che una donna potesse sentirsi completa ed appagata solo in una relazione di coppia.
Aveva riconosciuto il problema.
Da lì ha iniziato a rendersi conto che per sentirsi completa aveva bisogno di esplorare il mondo attraverso i viaggi. Questo è stato un passo significativo nel processo di sovrascrittura delle sue convinzioni limitanti.
Da questa presa di consapevolezza ha iniziato il suo viaggio di trasformazione: si è resa conto che accudiva le situazioni, quando invece la sua indole era trasformarle in meglio.
Diede un colpo di spugna a pensieri e convinzioni ormai inutili e corroborò la sua nuova convinzione potenziante:
Mi piace fare esperienze in autonomia.
Mi dà energia vivere le cose a modo mio.
Fu un bel momento, una bella esplosione di emozioni.
Una convinzione nuova e positiva ne aveva sovrascritte diverse e questo aveva generato un nuovo modo di pensarsi.
La tanto criticata frase della Ferragni a Sanremo in realtà ha una forza immane:
Un piano d’azione nei dettagli
Ma come si fa a sovrascrivere le convinzioni limitanti trasformandole in messaggi di opportunità per se stessi?
È difficile? mi chiede qualcuno ogni tanto.
Io rispondo sempre con le parole di Pippo, l’amico di Topolino:
“È strano come una salita vista dall’alto somigli tanto a una discesa.”
Consapevolezza - Il primo passo per superare le convinzioni limitanti è diventare consapevoli di esse. Bisogna riconoscere e ammettere questi pensieri quando si presentano, annotandoli. Questa consapevolezza ci consente di affrontarli.
Sfida delle convinzioni - Una volta identificate, è essenziale sfidare queste convinzioni. Chiediamoci se sono basate su fatti concreti o solo su supposizioni. Spesso, le convinzioni limitanti non sono radicate nella realtà.
Affermazioni positive - Sostituiamo il dialogo interiore negativo con affermazioni positive. Utilizziamo dichiarazioni potenzianti per contrastare le convinzioni limitanti. Ad esempio, se crediamo di non essere abbastanza bravi, affermiamo di essere capaci e meritevoli di successo. Mettiamo dei post it in quei luoghi dove durante il giorno cade l’occhio.
Visualizzazione - La visualizzazione è una tecnica potente. Immagina te stesso che riesci a raggiungere i tuoi obiettivi. Questo può contribuire a riplasmare il tuo pensiero e aumentare l'autostima.
Circondati di positività - Passa del tempo con persone che sostengono la tua crescita e creano un ambiente positivo. Questo può contrastare l'influenza delle convinzioni negative.
Apprendimento continuo - Amplia le tue conoscenze e competenze. Più impari e realizzi, più la tua fiducia crescerà, aiutandoti a distruggere le convinzioni limitanti.
Scrittura di un diario - Il magnifico beneficio del journaling
Superare le convinzioni limitanti è un processo continuo. Richiede uno sforzo costante per sostituire i modelli di pensiero negativi con quelli positivi.
Tieni un diario per tracciare i tuoi progressi. Documenta i momenti in cui sfidi e superi le convinzioni limitanti. Questo può servire da fonte di motivazione.
—> Qui spiego nel dettaglio come fare.
Journaling: il piacere di scrivere un diario – Guida completa ←
Ridefinire il fallimento
Chi non si sente all’altezza spesso ha vissuto episodi di fallimento che sono stati difficili a livello interiore sì, ma che non hanno prodotto insegnamento per il futuro.
Bisogna che accettiamo che il fallimento, per quanto doloroso, fa parte del percorso. Invece di vederlo come conferma dei nostri limiti, possiamo consideralo come un'esperienza di apprendimento.
In questo senso, chi più sbaglia, più impara.
Anche per questa settimana è tutto.
Vi auguro delle serene giornate di riflessione intima.
Il tempo e le festività sono propizie.
Mariangela Lecci
👩 Chi sono e cosa posso fare per te
Mi chiamo Mariangela Lecci e faccio il consulente di comunicazione e marketing, sono docente e coach. Il mio quartier generale è a Cattolica, in Emilia-Romagna, vicino al mare.
Il mio impegno è dedicato a sostenere le piccole aziende e i liberi professionisti nei loro percorsi di crescita, sia a livello professionale che personale.
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